Terza Domenica

Dio, con infinita pienezza, continua a prendersi cura di noi nonostante le nostre fragilità, infedeltà e aridità.

Tuttavia, questa pazienza, ma un invito alla conversione, affinché dalle nostre radici possano nascere frutti di amore e dolcezza.

Il primo passo è abbandonare ogni senso di superiorità e lasciarsi coinvolgere dall’umanità ferita, offrendo speranza e ascolto.

Occorre diventare segni concreti della misericordia di Dio nella quotidianità, accogliendo gli altri con amore e umiltà, perché tutti siamo parte della stessa famiglia umana.

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