L’opera che è stata inaugurata il 5 agosto al santuario di Valmala durante le celebrazioni del 190º anniversario delle apparizioni mariane, è stata realizzata dall’artista Fausto Nazer di Venasca. L’opera dal titolo “Madonna della Misericordia di generazione in generazione“ vuole presentare la presenza della misericordia di Dio attraverso lo sguardo e la protezione della vergine Maria madre della misericordia. Al centro dell’opera, quasi come in una rinnovata apparizione, e rappresentata la vergine Maria Secondo l’iconografia della madre della misericordia così come è apparsa alle veggenti: piangente e con le braccia spalancate in segno di accoglienza. Ai suoi piedi sono state rappresentate, in chiave moderna, alcune realtà rappresentative delle varie generazioni. Al centro è rappresentata la famiglia, scrigno prezioso che racchiude e dà origine alle generazioni; a destra la realtà della vita religiosa e consacrata, rappresentata dalla sacra scrittura, dal calice, dal Rosario e dalla stola sacerdotale, segno della misericordia di Dio che raggiunge e tocca chiunque si accosta al sacramento della riconciliazione; all’opposto sulla sinistra, è rappresentato il mondo dei medici e di tutti coloro che si occupano di coloro che soffrono: anch’essi, in chiave diversa, sono segno della misericordia di Dio che si fa vicina ad ogni uomo. Più in alto a destra, il mondo giovanile, rappresentato dalla musica, dal pallone e da una maglietta, segni dell’entusiasmo e della passione che caratterizzano il mondo dei ragazzi e dei giovani; la maglietta inoltre è segno anche di tutti i giovani che come animatori prestano il loro servizio alle giovanissime generazioni, diventando segno della presenza amichevole di Dio. All’opposto a sinistra, la generazione degli anziani, rappresentata dal bastone da passeggio, dagli occhiali e dal tipico “Bunet“, cappello molto usato dalle persone anziane. Gli anziani sono segno della misericordia di Dio che passa attraverso la saggezza di una vita vissuta cercando il bene, raccontata e consegnata alle giovani generazioni. Tutti sono custoditi e accompagnati dallo sguardo materno e dolcissimo della vergine Maria. L’opera, donata al santuario dallo stesso artista, rimarrà esposta provvisoriamente in santuario nella zona antistante al presbiterio fino alla chiusura; successivamente sarà poi collocata nell’area del presbiterio nella zona accanto al crocifisso.